Estratto dalla Prefazione
La realtà ferrea è raccontata con tutti i suoi contrasti, i suoi atteggiamenti ribelli e la sua disperazione, arricchita dall'unico rimedio dei tempi difficili che è la compassione alla sciagura ed il destino.
Non si tratta di poesia fantasiosa o romanzata, si tratta di realtà con i suoi istinti, i suoi conflitti ed i suoi momenti di tenerezza e solitudine dell'uomo.
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In esso sono notati cent'anni di avvenimenti, dal sentito dire al vissuto, passando attraverso l'immigrazione, la vita vissuta, le tradizioni, le angherie e le avventure.
Cent'anni di vita condensate in poche pagine, raccontati da chi si è lasciato conquistare dalla vita, percorrendola con passione e curiosità senza atteggiarsi ad un uomo colto evitando così di cadere nel grave errore della presunzione.
Giuseppe Del Pizzo
Iniziato a scrivere intorno al 2000, finalmente nel 2022, dopo più di vent'anni di gestazione, uno dei sogni di Giulio si è realizzato con la pubblicazione del suo primo romanzo: Mentre la Maiella resta a guardare.
La prefazione riassume adeguatamente il contenuto del libro che è un estratto di vita reale, una vita che non c'è più, quasi incredibile, tanto le cose sono cambiate nel frattempo, ma che nella memoria di Giulio ed ora nelle pagine del suo libro rivivono suscitando emozioni più o meno intense a seconda della vicinanza delle proprie esperienze alle persone ed ai luoghi raccontati, ma sempre toccanti.
Questo estratto del capitolo LA FUGA descrive uno dei momenti più intensi della storia, rimasta impressa anche nell'imbarazzo che Giulio conserva nel ricordarla.
Grazie al contributo del Comune di Lama dei Peligni, il libro è stato pubblicato e diffuso tra la cittadinanza, culminando con una presentazione alle scolaresche delle scuole medie inferiori di Lama, Taranta Peligna e Civitella Messer Raimondo. La partecipazione e la curiosità suscitate dal libro nei ragazzi è stata la dimostrazione che si può ancora comunicare e, se è vero che leggere questo libro è servito a far chiedere dai ragazzi alla loro professoressa di leggere altri libri, questo stesso fatto è un successo.
Il secondo libro racconta di una estensione degli interessi di Giulio che, con un'acquisita maggiore padronanza, spazia in ambiti meno convenzionali. Da questo libro è tratto "Vulesse", dedicato a sua moglie.
Questo libro di Giulio nasce qualche anno dopo il precedente. Raccoglie il Giulio estroverso, ma anche quello intimo, quello che racconta la vita del paese e quello che osserva, stupito e ammirato, la natura che lo circonda. Impreziosiscono il volume alcuni sui disegni. Riportiamo qui la poesia che dà il titolo alla raccolta: "Tra veje e suonne".
E' il primo libro di Giulio e si apre con la poesia "La Sere" con cui si è aggiudicato il primo premio nel concorso nazionale del 1986 di poesia dialettale.
Dedicato "A mia Moglie, ai miei Figli, alla Gente della vallata ed alla terra dove sono nato"
Il libro è dedicato "A Marco Verna e Carlo D'Eramo, primi nipotini, ed agli altri che verranno"
Il libro è dedicato "Ai cari nipotini Emanuele e Nicole, con tanto amore"
Sull'esperienza e sulle difficoltà affrontate durante i primi anni di vita e raccontate nel libro "Mentre la Maiella resta a guardare", Giulio costruisce il resto della sua vita. Le difficoltà non sono mancate, insieme ai problemi grandi e piccoli. Ma non sono mancati i piaceri e le soddisfazioni, prima di tutto, la sua vita con Elisa.
Scintille di vita vissuta, improbabili ma reali personaggi che hanno incrociato la vita vissuta di Giulio e di cui ha sentito raccontare dagli anziani.
Torna un nuovo libro di poesie di Giulio, con qualche riproposta, ma composta quasi interamente di inediti.
Anche qui, è la vita vissuta che la fa da padrona, con i racconti e le espressioni tipiche del paese, addomesticate in rime a volte approssimative, ma intense e coinvolgenti.
Figure che sembrano inventate, ma che, nella povertà, ma anche nella vita di comunità dei tempi passati, prendono vita nelle pagine di questo libro. Insegnamenti e moniti a vivere la propria vita con impegno e responsabilità.
Questo libro è un resoconto più personale, ma altrettanto intenso degli anni di Giulio dal dopoguerra alla sua pensione.
La raccolta si chiude con una poesia di pura saggezza e candore popolare.
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